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L'ex leader del UK Independent Party (UKIP), Nigel Farage, ha annunciato le sue dimissioni dal partito.

Farage ha consegnato le dimissioni affermando che il partito era diventato irriconoscibile a causa della sua "ossessione" per le politiche anti-musulmane sotto l'attuale leader, Gerard Batten.

"A malincuore, dato l'impegno che ho profuso in passato nel prendermi cura di questo partito, ho raggiunto, penso, una decisione molto triste, certamente molto triste per me", ha detto Farage in un programma radiofonico.

"Non riconosco più il partito come quello che ho aiutato a fondare e per cui ho combattuto per  tutti questi anni", ha aggiunto. "Credo che il marchio sia stato danneggiato, offuscato, che non è in grado di raccogliere e non sarà in grado di cogliere l'opportunità politica che c'è in questo momento. Quindi, con grande riluttanza, al momento ho rassegnato le dimissioni dall'UKIP".

Farage da leader dell'UKIP ha svolto un ruolo chiave nel condurre la fortunata campagna per la "Brexit", grazie alla quale il Regno Unito si appresta a lasciare l'Unione Europea, ma è diventato critico nei confronti del partito da quando ha lasciato la leadership.

L'ex dirigente ha fortemente criticato Batten, dicendo che l'attuale leader del partito era "ossessionato dalla questione dell'Islam", così come l'attivista di estrema destra Tommy Robinson, recentemente nominato consigliere dallo stesso Batten.

"Le cose non potevano che andare meglio per l'UKIP, ma sfortunatamente siamo andati in questa direzione a causa dell'attivismo di strada e per il fatto di aver chiuso un occhio sull'estremismo razzista", ha detto Farage.

Batten aveva in precedenza definito l'Islam come un "culto della morte" e invocato politiche radicali contro i suoi seguaci, inclusa l'istituzione di prigioni speciali per musulmani.

I reati e gli episodi di odio contro i musulmani sono aumentati costantemente nel Regno Unito negli ultimi anni, in particolare dopo il voto sulla Brexit del 2016.

A ottobre, il governo britannico ha ammesso ufficialmente un aumento significativo dei crimini di odio contro le minoranze religiose, in particolare i musulmani, affermando che tali attacchi sono aumentati di circa il 40 per cento negli ultimi due anni.

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